Negli studi clinici la valutazione della risposta immunitaria dopo una vaccinazione richiede anni, soprattutto quando vengono analizzate la menoria immunitaria e la persistenza di una risposta immunitaria.
I marcatori, capaci di predire rapidamente la risposta immunitaria, potrebbero rappresentare utili strumenti soprattutto per le malattie emergenti che richiedono risposte rapide, come l’influenza aviaria.
Ricercatori del Research Center di Novartis Vaccines a Siena, hanno compiuto uno studio per identificare un marcatore di risposta precoce.
Sono stati vaccinati adulti sani nei giorni 1, 22 e 202 con vaccini a subunità diretti contro H5N1 con e senza adiuvante MF59, e sono state valutate sia la risposta anticorpale che la risposta cellula-mediata fino al giorno 382.
Solo il vaccino con l’adiuvante MF59 ha indotto un alto valore di titoli di anticorpi neutralizzanti, un pool di linfociti B memoria specifici per H5N1, e cellule T H5-CD4(+) reattive con la variante H5.
La risposta CD4(+) era dominata da cellule T IL(+) IFN-gamma(-) IL-13(-).
E’ stato osservato che un aumento della frequenza delle cellule T CD4(+) totali specifiche per il virus di 3 volte, misurabile dopo la prima dose, era in grado di predire in modo accurato l’incremento degli anticorpi neutralizzanti dopo immunizzazione booster e il loro mantenimento 6 mesi più tardi.
Secondo i Ricercatori, le cellule T CD4(+) durante la fase priming potrebbero essere impiegate come predittori precoci dell’immunogenicità dei vaccini prepandemici. ( Xagena2009 )
Galli G et al, Proc Natl Acad Sci 2009; 106:3877-3882
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