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Immunogenicità e sicurezza di un vaccino contro il meningococco di sierogruppo B multicomponente, somministrato in concomitanza con vaccinazioni in età pediatrica di routine


La malattia da meningococco di sierogruppo B colpisce in modo sproporzionato i bambini in età infantile.

Uno studio ha valutato la consistenza tra lotti, sicurezza e immunogenicità e l’effetto di una vaccinazione concomitante sulle risposte ai vaccini di routine di un vaccino multicomponente ( 4CMenB ).

Sono stati condotti studi primari e potenziati di fase 3 nel periodo 2008-2010, in 70 siti in Europa.

Bambini sani di età pari a 2 mesi sono stati assegnati a ricevere vaccinazioni di routine ( difterite – tetano - pertosse ( vaccino acellulare ), vaccino con poliovirus inattivato, epatite B più Haemophilus influenzae di tipo b e vaccino pneumococcico eptavalente ) a 2, 4 e 6 mesi di età da sole o in combinazioni con 4CMenB o un vaccino coniugato contro il sierogruppo C ( MenC ) in: i) un sottostudio in aperto di immunogenicità e sicurezza di 3 lotti di 4CMenB rispetto ai vaccini di routine da soli ( in rapporto 1:1:1:1 ); oppure ii) un sottostudio di sicurezza in cieco per l’osservatore tra 3 lotti di 4CMenB rispetto a MenC ( rapporto 1:1:1:3 ).

A 12 mesi, i bambini vaccinati con 4CMenB da altri sottostudi sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 a ricevere richiamo con 4CMenB con o senza vaccino contro morbillo - parotite - varicella ( MMRV ).

L’immunogenicità è stata valutata con saggi battericidici con complemento umano ( hSBA ) contro ceppi di sierogruppo B e su sottogruppi selezionati a caso di campioni di siero per vaccinazioni di routine; il personale di laboratorio non era a conoscenza del gruppo di assegnazione.

Il primo esito coprimario era la consistenza tra i vari lotti ( rapporto della media geometrica di hSBA tra tutti i lotti tra 0.5 e 2.0 ) e il secondo era una risposta immunitaria ( titolo di hSBA maggiore o uguale a 5 ) per ciascuno dei 3 ceppi.

L’esito primario per lo studio di richiamo era la risposta immunitaria alla dose di richiamo.

I dati di immunogenicità per 4CMenB sono stati calcolati mediante intention-to-treat, inclusi tutti i bambini nel sottostudio in aperto che ha fornito campioni di siero.

La popolazione di sicurezza includeva tutti i partecipanti che avevano contribuito ai dati di sicurezza dopo almeno una dose del vaccino dello studio.

Nello studio sono stati arruolati 2.627 infanti nella fase in aperto, 1.003 in quella con l’osservatore in cieco e 1.555 nello studio di richiamo.

La consistenza tra lotto e lotto è stata dimostrata per 3 dei lotti di 4CMenB, con il più basso limite inferiore al 95% pari a 0.74 e il più alto limite superiore di 1.33.

Dei 1181-1184 infanti valutati 1 mese dopo 3 dosi di 4CMenB ( tutti i lotti aggregati ), il 100% ha mostrato titoli di hSBA uguali o superiori a 5 contro ceppi selettivi per fHbp e NadA, e 84% per NZ OMV.

In un sottogruppo ( n=100 ), 84% dei neonati aveva titoli di hSBA uguali o superiori a 5 contro NHBA.

A 12 mesi di età, i titoli in calo sono stati rafforzati da una quarta dose di vaccino, così che il 95-100% dei bambini ha mostrato titoli hSBA uguali o superiori a 5 per tutti gli antigeni, con o senza concomitante vaccinazione con MMRV.

Le risposte immunitarie ai vaccini di routine erano quasi le medesime con o senza concomitante vaccinazione con 4CMenB, ma la vaccinazione concomitante è risultata associata a una aumentata reattogenicità.

Il 77% ( 1912 su 2478 ) dei bambini aveva febbre uguale o superiore a 38.5°C dopo qualsiasi dose di 4CMenB, rispetto al 45% ( 295 su 659 ) dopo vaccini di routine da soli e il 47% ( 228 su 490 ) con MenC, ma solo 2 crisi febbrili sono state ritenute probabilmente correlate a 4CMenB.

In conclusione, il vaccino 4CMenB è immunogenico in infanti e bambini di 12 mesi senza interferenze cliniche rilevanti con le vaccinazioni di routine, ma aumenta la reattogenicità quando somministrato contemporaneamente ai vaccini di routine.
Questo vaccino offre una soluzione innovativa alla maggiore causa residua di meningite batterica in infanti e bambini nei primi anni. ( Xagena2013 )

Vesikari T et al, Lancet 2013. doi:pii: S0140-6736(12)61961-8

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