È ancora aperto il dibattito sul rischio di demielinizzazione infiammatoria del sistema nervoso centrale ( CNS ) associata al vaccino dell’epatite B, con studi che sono giunti a conclusioni discordanti.
Un gruppo di Ricercatori francesi ha condotto uno studio di popolazione caso-controllo nel quale i casi erano i bambini con un primo episodio di demielinizzazione infiammatoria acuta del CNS in Francia ( 1994-2003 ).
Ogni caso è stato associato per età, sesso e collocazione geografica con dei controlli ( fino a 12 ), reclutati in maniera casuale dalla popolazione generale.
I tassi di vaccinazione per l’epatite B nei 3 anni precedenti la data indice sono stati del 24.4% per i 349 casi e del 27.3% per i 2.941 controlli.
La vaccinazione per l’epatite B in questo periodo non è risultata associata a un aumento nei tassi di demielinizzazione infiammatoria del CNS ( odds ratio aggiustat0, OR=0,74 ), nè in un periodo superiore a 3 anni, nè in funzione del numero di iniezioni o del brand utilizzato.
Quando le analisi sono state ristrette a soggetti compatibili con la vaccinazione, l’esposizione al vaccino oltre 3 anni prima della data indice è risultata associata ad un aumento della tendenza ( 1,50 ), soprattutto con il vaccino Engerix B ( 1,74 ).
L’odds ratio è risultato particolarmente elevato per questo brand nei pazienti con sclerosi multipla confermata ( 2,77 ).
In conclusione, la vaccinazione contro l’epatite B in genere non aumenta il rischio di demielinizzazione infiammatoria del sistema nervoso centrale nei bambini.
Tuttavia, il vaccino Engerix B sembra aumentare questo rischio, in particolare per la sclerosi multipla confermata, nel lungo periodo.
I risultati richiedono comunque ulteriori studi di conferma. ( Xagena2009 )
Mikaeloff Y et al, Neurology 2009;72: 873-880
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